Felicità, sorpresa, tristezza, rabbia, imbarazzo, gelosia, amore e paura sono emozioni che accomunano ogni individuo. Si manifestano in maniera spontanea e involontaria sotto forma di espressioni fisiologiche in reazione a eventi e circostanze di vario genere e possono determinare cambiamenti comportamentali, anche molto evidenti, in ogni persona. Cambiamenti che si manifestano in maniera immediata sotto forma di messaggi non verbali, emotivi, che passano attraverso l’attivazione dell’organismo umano. Questa è la spiegazione per cui, a seconda delle emozioni che si provano, il corpo di ognuno reagisce attivando una risposta involontaria che si rivela attraverso il sistema muscolare, con espressioni facciali e gestualità oppure a livello circolatorio, con l’aumento dei battiti cardiaci e del flusso sanguigno, causando, ad esempio, rossore. Anche la respirazione risponde a questi impulsi, generando affanno, fiato corto; mentre il sistema endocrino reagisce aumentando la sudorazione.
Cosa determina le nostre emozioni?
Caratteristica fondamentale delle emozioni è la soggettività. Nella medesima situazione ogni persona reagisce manifestando emozioni differenti. Questo perché ciò che le determina è un insieme di fattori strettamente connessi con lo stato psicofisico di ciascuno. Pensieri, convinzioni, esperienze personali, stato di salute e subconscio lavorano simultaneamente elaborando una percezione personale della realtà ed è questo che condiziona l’insorgere di ogni particolare e distinta emozione.
È possibile controllare le emozioni?
Le emozioni possono condizionare considerevolmente l’equilibrio mentale e fisico di ogni persona, influenzando la serenità e lo svolgimento delle giornate. Per questo non bisogna lasciare che le emozioni, soprattutto quelle negative, prendano il sopravvento. Controllare impulsi involontari come le emozioni non è facile, ma un buon sistema per imparare a gestirle è prima di tutto indagare cosa le determina. Perché in alcune situazioni reagiamo in un modo piuttosto che in un altro? Quali sentimenti ci condizionano?
Conoscere e avere consapevolezza di ciò che origina le nostre emozioni è la base per gestire le relazioni in ogni tipo di ambiente: familiare, professionale e sociale. Per raggiungere questa consapevolezza è utile indagare il contesto in cui si è cresciuti, i rapporti familiari che hanno disegnato il primo modello di socialità che si conosce fin dall’infanzia e quali sono i meccanismi relazionali che si sono sviluppati al suo interno. Quali i sentimenti che hanno suscitato nell’individuo. I rapporti costituiti all’interno di un gruppo familiare possono infatti essere, anche a livello inconscio, replicati dalle persone in altre relazioni sia in maniera identica che in maniera opposta, come manifestazione di rifiuto rispetto al modello.
Attraverso la psicogenealogia e alle tecniche di costellazione familiare è possibile ricostruire e prendere consapevolezza delle dinamiche del proprio sistema familiare, fin dalla radice, riportando equilibrio nella propria vita. Avere coscienza di sé, di ciò che determina il proprio essere è il primo modo per imparare a riconoscere le proprie emozioni e a gestirle volgendole positivamente.
Il respiro come risposta alle reazioni fisiologiche ed emotive delle emozioni
Attraverso la respirazione è possibile trasformare qualsiasi processo fisiologico causato dalle emozioni e riprendere una equilibrata gestione di se stessi. Il respiro ci riporta in contatto con la nostra essenza, ci consente di sentire il nostro essere nel mondo, e con la pratica delle tecniche di respirazione consapevole sistemica, di ritrovare equilibrio in ogni circostanza. Il respiro riporta calma all’individuo che prendendo coscienza di se stesso si pone nella condizione di convogliare ogni emozione nel giusto posto che le spetta.