E se bastasse perdere il controllo?

Uno dei desideri più comuni per l’essere umano è quello di vivere una vita ricca, prospera e non solo economicamente. Tutti noi vorremmo tanta energia fisica, una salute ottima, relazioni ricche di amore e, certamente, l’abbondanza materiale.

Il mio percorso nella “crescita personale e spirituale” è iniziato circa 15 anni fa, con il Respiro Consapevole, le Costellazioni Familiari e tanti altre strade. Ho osservato, pulito e integrato dinamiche legate ai miei modelli famigliari, patti di fedeltà con i miei antenati o con i miei gemelli mai nati, ho cercato di trasformare credenze e condizionamenti che ostacolavano l’abbondanza nella mia vita, nelle sue diverse sfere. Molto è cambiato e migliorato, ma non ero comunque soddisfatta al 100%.

Ho seguito corsi e seminari sulla “libertà finanziaria”, letto decine di blog sull’argomento e libri meravigliosi sulla legge d’attrazione.

Eppure, su alcune cose l’Universo non sembrava accontentarmi, anzi … sembrava mi remasse contro! In cosa sbagliavo? Quale realtà mi stavo proiettando e perché?

Non l’avrei mai capito se un’amica, con un certo talento per la lettura del “campo”, non mi avesse detto che il mio era un problema di “attaccamento” e se non avessi cambiato modo di agire e reagire, sarebbe andata sempre peggio!

Io attaccata?? Ma quando, come? Ero basita, non mi riconoscevo affatto in quelle parole. Per fortuna mia figlia era con me e confrontandomi con lei, che mi conosce davvero bene, ad un tratto … un lampo! Era chiaro cavolo: sì che ero attaccata, ma al controllo. E non a quello emozionale, quello l’avevo lasciato anni e anni fa ed era stato facile in confronto.

Io ero attaccata all’abitudine di controllare maniacalmente alcuni aspetti materiali della mia vita! Dalla salute, alle finanze.

A scuola, decenni or sono, ho studiato quella che oggi viene chiamata “amministrazione, finanza e marketing”, una volta “ragioneria”; il mio primo lavoro fu nello studio di un commercialista; da lì diventai imprenditrice nel mondo degli audiovisivi e molto del mio lavoro era studiare preventivi prima, durante e dopo ogni progetto.

Poi creai Ghenesis, un’altra “impresa” …  e come non far quadrare i conti? Così ho sempre applicato gli stessi metodi in tutta la mia vita, anche famigliare.

Tutto questo però non era integro con quanto credevo di sapere e quanto raccontavo sulle Leggi Universali.

All’Universo non gliene frega proprio nulla del pallottoliere. Il desiderio è quello che conta, la chiarezza su quello che si vuole. Poi la certezza che si può avere, la totale fiducia di meritarlo e che non può essere diversamente.

Fino alla “chiarezza delle idee” ci arrivavo anch’io, tutto il resto era solo un concetto che non era mai sceso davvero nelle mie cellule.

E’ stata una delle lezioni più “impreviste” che mai avrei creduto di dover imparare, ma aver capito che mi posso fidare e affidare, che posso smettere di cercare sempre strade e soluzioni per ottenere qualunque cosa, mi fa sentire leggera. Quando non so qual’è la strada giusta per me, chiedo di trovarla in qualche modo e, giuro, se la mia mente e il mio ego non prendono il sopravvento, la strada arriva. Non dico che sia facile, la tentazione di “dover fare” o la “paura di non farcela” sono lì pronte a riemergere, ma che dire, mi godo questa nuova e diversa visione della vita … e il risultato e che risparmio tempo e tanta energia!

Chiara Giovagnorio                                                                                                                Counselor specializzato in Respirazione Consapevole Sistemica®