I numerosi dinieghi che riceviamo dai nostri genitori sin da piccolissimi non sono sempre corretti. Talvolta infatti rischiano di non farci sentire “accolti” per ciò che siamo. Rischiano cioè di farci sentire disapprovati in quanto persone.
La “disapprovazione familiare” è perciò un insieme di pensieri, emozioni, dinamiche comunicative, che i genitori trasmettono ai figli e, nel corso della crescita, può rappresentare un grosso peso che un figlio è costretto a portarsi dietro fin dalla nascita.
Un insieme di comportamenti e sentimenti acquisiti che condizionano la vita di chi li subisce e le cui conseguenze si trasmetteranno in ogni sua espressione futura.
Un nodo importante nelle relazioni familiari, che possono portare l’individuo, sin da bambino, ad acquisire specifici stili comportamentali e che può essere sciolto soltanto acquisendone piena consapevolezza ed agendo su di sé e su quegli schemi di pensiero in base ai quali si sono costruite le proprie esperienze di vita.
Modelli che non soltanto fanno mettere in atto al bambino comportamenti psico-fisico-emozionali che ricalcano quelli con cui ha acquisito le prime esperienze di vita, ma che influiranno anche sulle sue fasi di crescita e che ledono la sua identità rendendolo “diverso da sé”, diverso da ciò che sarebbe al di là dei condizionamenti del contesto familiare.
La disapprovazione familiare incide infatti su molti aspetti già nella fase di crescita del bambino:
- abbassamento dell’autostima;
- sensazione di essere in balia dell’altro e quindi di non avere il pieno potere di se stessi;
- tendenza a credere che si possa essere amati soltanto per quello che si fa e non per ciò che si è;
- tendenza ad adattarsi e a conformarsi per essere amato;
- comportamenti di ribellione distruttiva e di rabbia, giudizio sugli altri.
Ciò, consolidandosi, produce nell’individuo adulto condizioni e conseguenze che andranno a incidere in ogni sfera della sua vita e che verranno così trasmesse nelle sue relazioni d’amore, di amicizia, di lavoro, e anche sul suo essere genitore a sua volta, proprio perché radicate in un modello che gli è familiare fin dalla nascita.
Una dinamica relazionale che, pur non appartenendo all’individuo in quanto essere unico e diverso, diventa un copione che andrà facilmente a replicarsi anche nel momento in cui diventerà genitore egli stesso. Seguendo il modello genitoriale conosciuto, il soggetto perpetuerà lo stesso atteggiamento nei confronti dei propri figli portando con sé la stessa rabbia, lo stesso senso dell’obbligo, senso del tradimento…
Diventare protagonisti del proprio cambiamento attraverso strumenti efficaci di profonda consapevolezza che portano luce sul proprio sistema familiare, come la pratica della respirazione circolare consapevole e le costellazioni familiari, significa trasformare il proprio modo di vivere, agire, sentire, liberandosi da ciò che una catena forte come quella della disapprovazione familiare può aver implicato nella nostra crescita.
Soltanto riacquisendo la possibilità di essere responsabili di se stessi in modo pieno, “imparando” a conoscere l’integrità dell’individualità personale e cambiando le nostre dinamiche, sarà possibile migliorare la nostra qualità di vita e il nostro stile di relazione, nonché spezzare quegli schemi non nostri che rischiamo di trasmettere ai nostri figli.